sabato 11 novembre 2017

Lavorazione dell'argilla con la tecnica a colombino

La mamma di Adriano , Maria Elena Ghislemi , archeologa , ci ha fatto un grande regalo : ha portato a scuola un grande pezzo di argilla e ci ha aiutato a costruire con essa un oggetto , che non diremo perché sarà il nostro regalo di Natale.
La tecnica utilizzata è quella a colombino , la stessa che i nostri antenati hanno inventato per costruire i loro oggetti.Ci siamo molto impegnati e divertiti nel fare i nostri regali .Grazie tante a Maria Elena!!!!
 
 
La creta o argilla è da considerarsi un materiale povero, ampliamente utlizzato dall’uomo in tutto il mondo, fin dalla preistoria. Gli oggetti di terracotta ritrovati dagli archeologi negli scavi si rivelano molto utili per la datazione degli strati archeologici e come testimonianze di fatti ed eventi. Le prime testimonianze archeologiche dell’origine della ceramica risalgono al periodo neolitico, quando a causa della nascita dell’agricoltura e dell’allevamento del bestiame l’uomo cominciò a insediarsi in comunità e a costruire villaggi.La conoscenza dell’argilla e delle sue capacità plastiche, probabilmente è avvenuto casualmente.
L’attenzione dell’uomo primitivo potrebbe essere stata attirata da impronte lasciate su un terreno argilloso ed essiccate al sole o dal rassodamento del terreno dove ardeva il fuoco.La caratteristica primaria della ceramica neolitica è di essere cotta nel fuoco. I manufatti sono di due tipi: figurine a tutto tondo e contenitori plasmati e levigati a mano. L’esigenza estetica era vivamente sentita dall’uomo primitivo, infatti decorava i manufatti con l’impronta di corde o incisioni puntiformi.  
TECNICA A COLOMBINO

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