mercoledì 27 settembre 2017

Festa dei nonni 2017 e la prima E

Domenica 1 ottobre nella piazza di Noceto si festeggeranno i nonni. In quella occasione verrà esposta un'attività realizzata dai vostri bambini. Siete pertanto invitati , per chi può anche con i nonni, a recarvi ad " ammirare" la loro opera.




13^ Festa Nazionale dei Nonni
Domenica 1 ottobre 2017 dalle 14.30 nel centro storico di Noceto

PROGRAMMA DALLE ORE 14,30
Premiazioni 12ma edizione Concorso Letterario Nazionale “La storia si scrive a Noceto...parola di nonno”
Esposizione elaborati grafici ed esibizioni degli alunni dell’ Istituto Comprensivo di Noceto
Esposizione elaborati grafici del logo “Festa dei Nonni” a cura degli studenti dell’ Istituto Toschi di Parma
Concerto dell’Orchestra Ivana Group con la partecipazione di Felice
Ospiti d’onore: Moreno il Biondo e Fiorenzo Tassinari

sabato 23 settembre 2017

Prove di coding in classe

1E Prove di coding: piccole strisce di programmazione
Avete mai sentito parlare di coding? Significa “programmazione informatica” e potrebbe diventare nei prossimi anni una vera e propria materia di studio a scuola. Non fatevi spaventare: è davvero divertente e potrete cominciare subito ad imparare (giocando) i concetti base di informatica e del pensiero computazionale.
Programmazione informatica: è questo il significato della parola inglese “coding”. E non si tratta solo di insegnamenti per informatici e ingegneri: il coding è anche alla portata dei bambini.
Cos'è il coding
Il coding possiamo intenderlo come una nuova lingua che permette di “dialogare” con il computer per assegnargli dei compiti e dei comandi in modo semplice.
Giocando a programmare si impara ad usare la logica, a risolvere problemi e a sviluppare il “pensiero computazionale”, un processo logico-creativo che consente di scomporre un problema complesso in diverse parti, per affrontarlo più semplicemente un pezzetto alla volta, così da risolvere il problema generale. Con il coding quindi anche i bambini potranno risolvere problemi “da grandi”, e diventare soggetti attivi della tecnologia, creando un piccolo videogioco e delle storie in pochissimo tempo.
Come funziona il pensiero computazionale
Vediamo, in pratica, come funziona il coding: con il computer o il tablet potrete fare giochi ed esercizi interattivi per far svolgere ai personaggi sullo schermo le azioni utili al raggiungimento di un obiettivo. Basterà spostare blocchi, mattoncini o oggetti grafici sul monitor, creando una sequenza che permetta al vostro personaggio di completare il livello. Ogni blocco corrisponde ad un codice in JavaScript, uno dei linguaggi di programmazione più utilizzato al mondo, che tuttavia in questo modo non avrete bisogno di digitare.
Coding a scuola: programmare in classe
Così come la storia, l’inglese e l’italiano, secondo alcuni il “coding” è una materia fondamentale per le nuove generazioni di studenti. Anche per questo in Italia il Ministero dell’Istruzione (Miur) ha cominciato dal 2014, con il progetto “Programma il Futuro”, a sperimentare nelle scuole l’introduzione di lezioni di programmazione informatica. L’idea è quella di arrivare a sempre più studenti, per introdurli nel mondo di questo linguaggio. Alle scuole sono stati quindi dati alcuni semplici strumenti per fornire agli studenti i concetti base dell’informatica, attraverso il gioco e le attività di gruppo.

Fonti:  MiurCode.org


martedì 19 settembre 2017

A prova di bullo

https://www.dropbox.com/s/eopquxlgxjuecns/Guida%20per%20genitori-%20Bullismo%20e%20cyberbullismo.pdf?dl=0

https://www.dropbox.com/s/eopquxlgxjuecns/Guida%20per%20genitori-%20Bullismo%20e%20cyberbullismo.pdf?dl=0
clicca sull'immagine per scaricare l'opuscolo informativo

La mancanza di strumenti necessari all’individuazione degli elementi distintivi che caratterizzano il bullismo sono alla base della scelta di SOS Telefono Azzurro a redigere e mettere a disposizione di tutti il booklet “A prova di bullo” – La Guida per i genitori per informarsi bene e agire al meglio. Questa scelta è nata grazie al lavoro di ENABLE – un network internazionale che coinvolge diversi paesi, tra cui Belgio, Croazia, Danimarca, Grecia e Regno Unito.

In riferimento alla sola parte emersa del fenomeno Telefono Azzurro ha gestito nel 2016 una media di 1 caso al giorno attrvaerso il team di operatori e psicologi operativi 24 ore su 24 alla linea d’ascolto gratuita 1.96.96 e la chat su azzurro.it, un filo diretto attivo da trent’anni e costantemente al fianco delle vittime di violenze e soprusi.
Le segnalazioni di episodi di bullismo e cyberbullismo riguardano il 10% delle richieste di aiuto rivolte a Telefono Azzurro e provengono per la maggior parte dal Nord (il 46%), il 31% dal sud e isole, dal centro il 23%. Addirittura Il 35% degli studenti dichiara di essere stato oggetto di bullismo psicologico a scuola.

Anche la sua manifestazione 2.0, il cyber bullismo, è altrettanto impietosa, come rivelano i risultati di un’indagine Doxa condotta dall’Associazione, secondo cui ben il 48% degli intervistati ha paura di incontrare su internet persone che non sono chi dicono di essere; il 41% teme di essere contattato da estranei che chiedono numero di telefono e indirizzo o in generale informazioni personali; il 41% teme di ricevere richieste sessuali da adulti o di essere molestati nelle app di gioco (36%). Il web in generale non viene percepito come un posto sicuro, ma terreno fertile di hate speech (ogni discorso che incita la violenza o azioni mirate ad aumentare il pregiudizio contro categorie di persone) e contenuti offensivi, soprattutto che riguardavano l’orientamento sessuale (23%), la razza (20%) e le caratteristiche fisiche (16%).

“Occorrono una legge e un piano definitivo in grado di produrre interventi immediati - dichiara Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria Infantile -. Accanto a questo, occorre valorizzare le azioni preventive e il ruolo degli adulti: far sì, quindi, che i bambini possano crescere accompagnati da genitori e insegnanti e le vittime si sentano libere da vergogna nel denunciare, sostenute, credute e aiutate con molta attenzione, competenza e sensibilità. Nelle scuole, nelle linee di ascolto e nel rapporto quotidiano con bambini e adolescenti respiriamo un bisogno di risposte concrete. E di una necessità diffusa di informazione”.

L’esperienza trentennale di Telefono Azzurro sul tema porterà oggi al rinnovo del Protocollo di Intesa tra il MIUR e l’Associazione per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo. Telefono Azzurro d’intesa con la Direzione Generale per lo Studente del MIUR – attiverà anche quest’anno e per i prossimi tre anni interventi di sensibilizzazione per far acquisire agli alunni la consapevolezza delle problematiche connesse al disagio e favorire lo sviluppo di comportamenti prosociali.

giovedì 14 settembre 2017

Benvenuti in PRIMA E

Porzillo è un porcellino che vuole essere grande, che ogni giorno misura la propria altezza col metro e per crescere mangia tanta erba.
Eppure, col passare dei giorni, è sempre piccolino. 
Tuttavia anche se il metro è inclemente con lui, Porzillo è orgoglioso di se stesso perché ha una grande capacità: sa infilarsi da solo il maglione.
Quando esce con gli amici e questi notano il suo bel maglione Porzillo non manca mai di rimarcare il concetto: “Me lo sono messo da solo!”.
Un giorno si sveglia, prova a indossare il suo maglione e si rende conto di non riuscirci più.
Disperazione, delusione, rabbia. Il maglione, la sua "coperta di Linus", lo ha tradito e in un impeto d’ira lo butta via, e con lui butta via anche la voglia di uscire con gli amici.
Come potrà superare questa crisi? La soluzione è nelle parole di un amico, che gli fa notare una novità tanto attesa: 
Porzillo non riusciva più ad indossare il maglione perché era finalmente cresciuto!

Il maglione di Porzillo è il simbolo perfetto che non importa quanto si è alti e grandi, ciò che conta è essere consci dei propri punti di forza, saper gioire delle proprie capacità.